Ruolo

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Poesia

SARANNO BESTIE MA…

Conosco tante lingue ma mi sento
un pover’uomo zotico e ignorante,
vi sembra assurdo ma io non vi mento:
nel mondo, mio, mi sento un latitante.

Allora guardo ciò che appar diverso
ma ch’è più mio di ciò che m’appartiene,
il mondo di cui non conosco…il verso,
dove son certo che starei più bene.

Allora cerco presto di capire
come parlare a tutti gli animali
perché sapete? Ve lo posso dire:
saranno bestie ma… son più leali!

Attento, guardo quelli circostanti,
e vedo una gallina che schiamazza,
un’anatra che crocchia si fa avanti
va a disturbare un’oca che starnazza.

La mucca, come al bufalo, muggisce,
sotto di loro fischia una marmotta,
distante c’è una volpe, che guaisce…
li osserva un bel furetto che porpotta.

La capra bela, come fa il montone,
gorgoglia trepidante un bel tacchino,
una cornacchia gracchia sul balcone,
infastidito miagola un gattino.

Ziga un coniglio e, poi, stridula un ragno,
l’asino raglia e il grillo gli frinisce,
gli gracida la rana dallo stagno
tubando, la colomba, lo stordisce.

Grugnisce, nella pozza, un maialino
nitrisce forte un nobile stallone;
squittisce nella tana un topolino
abbaia il cane: torna il suo padrone!

Mentre, nel mare, canta la balena
tramonta il sole, ha fatto il suo decorso,
scende la notte, e già, ride la iena…
bramisce il cervo, l’alce e pure l’orso.

Ruggisce re leone, è quasi notte,
la tigre gli bruisce e lo saluta,
barrisce l’elefante che va a frotte
la luna osserva tutto e…resta muta!

Rientro nel mio mondo tra la gente,
ancora quel silenzio che mi uccide,
fisso lo specchio ma non vedo niente
solo una scimmia che mi guarda e…ride!

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